We Love God!

God: "I looked for someone to take a stand for me, and stand in the gap" (Ezekiel 22:30)

God’s speech to us by His Son is the culmination of His speaking to mankind and is His greatest and final revelation to mankind in this period of redemptive history. The exceptional greatness of the revelation that comes through the Son, far exceeding any revelation in the old covenant, is emphasized again and again throughout chapters 1 and 2 of Hebrews. These facts all indicate that there is a finality to the revelation of God in Christ and that once this revelation has been completed, no more is to be expected.
Wayne Grudem

It is only the fear of God that has the spiritual power to overwhelm all the horizontal fears that can capture your heart. These relational-situational-location fears are only ever put in their proper place and given their appropriate size by a greater fear - fear of the Lord. Perhaps this is a good portion of what is being said in Proverbs when it declares that “fear of the Lord is the beginning of wisdom” (9:10).
Paul David Tripp

FREE Online Italian Bible. 2 Re Chapter 18:1-37.

Main Index: Italian Bible

 

2 Re 18

[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
[8]
[9]
[10]
[11]
[12]
[13]
[14]
[15]
[16]
[17]
[18]
[19]
[20]
[21]
[22]
[23]
[24]
[25]

2RE 18:1 Nell’anno terzo di Osea figlio di Ela, re di Israele, divenne re Ezechia figlio di Acaz, re di Giuda.

2RE 18:2 Quando egli divenne re, aveva venticinque anni; regnò ventinove anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abi, figlia di Zaccaria.

2RE 18:3 Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Davide suo antenato.

2RE 18:4 Egli eliminò le alture e frantumò le stele, abbattè il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, eretto da Mosè; difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano incenso e lo chiamavano Necustan.

2RE 18:5 Egli confidò nel Signore, Dio di Israele. Fra tutti i re di Giuda nessuno fu simile a lui, né fra i suoi successori né fra i suoi predecessori.

2RE 18:6 Attaccato al Signore, non se ne allontanò; osservò i decreti che il Signore aveva dati a Mosè.

2RE 18:7 Il Signore fu con Ezechia e questi riuscì in tutte le iniziative. Egli si ribellò al re d’Assiria e non gli fu sottomesso.

2RE 18:8 Sconfisse i Filistei fino a Gaza e ai suoi confini, dal più piccolo villaggio fino alle fortezze.

2RE 18:9 Nell’anno quarto del re Ezechia, cioè l’anno settimo di Osea figlio di Ela, re di Israele, Salmanassar re di Assiria marciò contro Samaria e la assediò.

2RE 18:10 Dopo tre anni la prese; nell’anno sesto di Ezechia, cioè l’anno nono di Osea re di Israele, Samaria fu presa.

2RE 18:11 Il re d’Assiria deportò gli Israeliti in Assiria, destinandoli a Chelach, al Cabor, fiume del Gozan, e alle città della Media.

2RE 18:12 Ciò accadde perché quelli non avevano ascoltato la voce del Signore loro Dio e ne avevano trasgredito l’alleanza e non avevano ascoltato né messo in pratica quanto aveva loro comandato Mosè, servo di Dio.

2RE 18:13 Nell’anno quattordici del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e prese tutte le fortezze di Giuda.

2RE 18:14 Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re d’Assiria in Lachis: «Ho peccato; allontànati da me e io sopporterò quanto mi imporrai». Il re di Assiria impose a Ezechia re di Giuda trecento talenti d’argento e trenta talenti d’oro.

2RE 18:15 Ezechia consegnò tutto il denaro che si trovava nel tempio e nei tesori della reggia.

2RE 18:16 In quel tempo Ezechia staccò dalle porte del tempio del Signore e dagli stipiti l’oro, di cui egli stesso re di Giuda li aveva rivestiti, e lo diede al re d’Assiria.

2RE 18:17 Il re d’Assiria mandò il tartan, il capo delle guardie e il gran coppiere da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia, con un grande esercito. Costoro salirono e giunsero a Gerusalemme; si fermarono al canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.

2RE 18:18 Essi chiesero del re e incontro a loro vennero Eliakìm figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l’archivista.

2RE 18:19 Il gran coppiere disse loro: «Riferite a Ezechia: Dice il gran re, il re d’Assiria: Che fiducia è quella su cui ti appoggi?

2RE 18:20 Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi ribellandoti a me?

2RE 18:21 Ecco, tu confidi su questo sostegno di canna spezzata, che è l’Egitto, che penetra nella mano, forandola, a chi vi si appoggia; tale è il faraone re di Egitto per chiunque confida in lui.

2RE 18:22 Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse quello stesso del quale Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete soltanto davanti a questo altare in Gerusalemme?

2RE 18:23 Ora vieni al mio signore, re d’Assiria; io ti darò duemila cavalli, se potrai procurarti cavalieri per essi.

2RE 18:24 Come potresti fare retrocedere uno solo dei più piccoli servi del mio signore? Eppure tu confidi nell’Egitto per i carri e i cavalieri.

2RE 18:25 Ora, non è forse secondo il volere del Signore che io sono venuto contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Và contro questo paese e distruggilo».

2RE 18:26 Eliakìm figlio di Chelkia, Sebna e Ioach risposero al gran coppiere: «Parla, ti prego, ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico, mentre il popolo che è sulle mura ascolta».

2RE 18:27 Il gran coppiere replicò: «Forse io sono stato inviato al tuo signore e a te dal mio signore per pronunziare tali parole e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?».

2RE 18:28 Il gran coppiere allora si alzò e gridò a gran voce in ebraico: «Udite la parola del gran re, del re d’Assiria:

2RE 18:29 Dice il re: Non vi inganni Ezechia, poiché non potrà liberarvi dalla mia mano.

2RE 18:30 Ezechia non vi induca a confidare nel Signore, dicendo: Certo, il Signore ci libererà, questa città non sarà messa nelle mani del re d’Assiria.

2RE 18:31 Non ascoltate Ezechia, poiché dice il re d’Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della sua vigna e dei suoi fichi, ognuno potrà bere l’acqua della sua cisterna,

2RE 18:32 finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, in un paese che produce frumento e mosto, in un paese ricco di pane e di vigne, in un paese di ulivi e di miele; voi vivrete e non morirete. Non ascoltate Ezechia che vi inganna, dicendovi: Il Signore ci libererà!

2RE 18:33 Forse gli dei delle nazioni hanno liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re d’Assiria?

2RE 18:34 Dove sono gli dei di Amat e di Arpad? Dove sono gli dei di Sefarvàim, di Ena e di Ivva? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano?

2RE 18:35 Quali mai, fra tutti gli dei di quelle nazioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?».

2RE 18:36 Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l’ordine del re era: «Non rispondete loro».

2RE 18:37 Eliakìm figlio di Chelkia, il maggiordomo, Sebna lo scriba e Ioach figlio di Asaf, l’archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.