We Love God!

God: "I looked for someone to take a stand for me, and stand in the gap" (Ezekiel 22:30)

Rebirth or regeneration is monergistic, not synergistic. It is done by God and by God alone. A dead man cannot cooperate with his resurrection. Lazarus did not cooperate in his resurrection. Regeneration is a sovereign act of God in which man plays no role. After God brings us to life, of course, we certainly are involved in “cooperating” with Him. We are to believe, trust, obey, and work for Him. But unless God acts first, we will never be reborn in the first place. We must also realize it is not as if dead people have faith, and because of their faith God agrees to regenerate them. Rather, it is because God has regenerated us and given us new life that we have faith.
R.C. Sproul

When really weak in ourselves, and conscious of that weakness, we are in the state suited to the manifestation of the power of God. When emptied of ourselves, we are filled with God. Those who think they can change their own hearts, atone for their own sins, subdue the power of evil in their own souls or in the souls of others, who feel able to sustain themselves under affliction, God leaves to their own resources. But when they feel and acknowledge their weakness, he communicates to them divine strength.
Charles Hodge

FREE Online Italian Bible. Aggeo Chapter 2:1-23.

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Aggeo 2

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AGGEO 2:1 Il ventuno del settimo mese, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo:

AGGEO 2:2 Su, parla a Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo:

AGGEO 2:3 Chi di voi è ancora in vita che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi?

AGGEO 2:4 Ora, coraggio, Zorobabele – oracolo del Signore – coraggio, Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese, dice il Signore, e al lavoro, perché io sono con voi – oracolo del Signore degli eserciti –

AGGEO 2:5 secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete.

AGGEO 2:6 Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po’ di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma.

AGGEO 2:7 Scuoterò tutte le nazioni e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti.

AGGEO 2:8 L’argento è mio e mio è l’oro, dice il Signore degli eserciti.

AGGEO 2:9 La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace – oracolo del Signore degli eserciti -.

AGGEO 2:10 Il ventiquattro del nono mese, secondo anno di Dario, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo:

AGGEO 2:11 Dice il Signore degli eserciti: Interroga i sacerdoti intorno alla legge e chiedi loro:

AGGEO 2:12 Se uno in un lembo del suo vestito porta carne consacrata e con il lembo tocca il pane, il companatico, il vino, l’olio o qualunque altro cibo, questo verrà santificato? No, risposero i sacerdoti.

AGGEO 2:13 Aggeo soggiunse: «Se uno che è contaminato per il contatto di un cadavere tocca una di quelle cose, sarà essa immonda?» «Sì», risposero i sacerdoti, «è immonda».

AGGEO 2:14 Ora riprese Aggeo: «Tale è questo popolo, tale è questa nazione davanti a me – oracolo del Signore – e tale è ogni lavoro delle loro mani; anzi, anche ciò che qui mi offrono è immondo».

AGGEO 2:15 Ora, pensate, da oggi e per l’avvenire: prima che si cominciasse a porre pietra sopra pietra nel tempio del Signore,

AGGEO 2:16 come andavano le vostre cose? Si andava a un mucchio da cui si attendevano venti misure di grano e ce n’erano dieci; si andava a un tino da cinquanta barili e ce n’erano venti.

AGGEO 2:17 Io vi ho colpiti con la ruggine, con il carbonchio e con la grandine in tutti i lavori delle vostre mani, ma voi non siete ritornati a me – parola del Signore -.

AGGEO 2:18 Considerate bene da oggi in poi (dal ventiquattro del nono mese, cioè dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio del Signore),

AGGEO 2:19 se il grano verrà a mancare nei granai, se la vite, il fico, il melograno, l’olivo non daranno più i loro frutti. Da oggi in poi io vi benedirò!

AGGEO 2:20 Il ventiquattro del mese questa parola del Signore fu rivolta una seconda volta ad Aggeo:

AGGEO 2:21 «Parla a Zorobabele, governatore della Giudea, e digli: Scuoterò il cielo e la terra,

AGGEO 2:22 abbatterò il trono dei regni e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni, rovescerò i carri e i loro equipaggi: cadranno cavalli e cavalieri; ognuno verrà trafitto dalla spada del proprio fratello.

AGGEO 2:23 In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – io ti prenderò, Zorobabele figlio di Sealtièl mio servo, dice il Signore, e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho eletto, dice il Signore degli eserciti».