Main Index: Italian Bible

 

Luca 23

[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
[8]
[9]
[10]
[11]
[12]
[13]
[14]
[15]
[16]
[17]
[18]
[19]
[20]
[21]
[22]
[23]
[24]

LUCA 23:1 Tutta l’assemblea si alzò, lo condussero da Pilato

LUCA 23:2 e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re».

LUCA 23:3 Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».

LUCA 23:4 Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest’uomo».

LUCA 23:5 Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».

LUCA 23:6 Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo

LUCA 23:7 e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

LUCA 23:8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui.

LUCA 23:9 Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.

LUCA 23:10 C’erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza.

LUCA 23:11 Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato.

LUCA 23:12 In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c’era stata inimicizia tra loro.

LUCA 23:13 Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo,

LUCA 23:14 disse: «Mi avete portato quest’uomo come sobillatore del popolo; ecco, l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate;

LUCA 23:15 e neanche Erode, infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte.

LUCA 23:16 Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò».

LUCA 23:17 .

LUCA 23:18 Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!».

LUCA 23:19 Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.

LUCA 23:20 Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù.

LUCA 23:21 Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!».

LUCA 23:22 Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò».

LUCA 23:23 Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano.

LUCA 23:24 Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita.

LUCA 23:25 Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.

LUCA 23:26 Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.

LUCA 23:27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.

LUCA 23:28 Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.

LUCA 23:29 Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.

LUCA 23:30 Allora cominceranno a dire ai monti:

LUCA 23:31 Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».

LUCA 23:32 Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.

LUCA 23:33 Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.

LUCA 23:34 Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».

LUCA 23:35 Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».

LUCA 23:36 Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano:

LUCA 23:37 «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».

LUCA 23:38 C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.

LUCA 23:39 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!».

LUCA 23:40 Ma l’altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena?

LUCA 23:41 Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male».

LUCA 23:42 E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».

LUCA 23:43 Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».

LUCA 23:44 Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.

LUCA 23:45 Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.

LUCA 23:46 Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.

LUCA 23:47 Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest’uomo era giusto».

LUCA 23:48 Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto.

LUCA 23:49 Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.

LUCA 23:50 C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta.

LUCA 23:51 Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio.

LUCA 23:52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.

LUCA 23:53 Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.

LUCA 23:54 Era il giorno della parascève e gia splendevano le luci del sabato.

LUCA 23:55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù,

LUCA 23:56 poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.