We Love God!

God: "I looked for someone to take a stand for me, and stand in the gap" (Ezekiel 22:30)

So the Cross does not merely tell us that God forgives, it tells us that that is God’s way of making forgiveness possible. It is the way in which we understand how God forgives. I will go further: How can God forgive and still remain God? – That is the question. The Cross is the vindication of God. The Cross is the vindication of the character of God. The Cross not only shows the love of God more gloriously than anything else, it shows His righteousness, His justice, His holiness, and all the glory of His eternal attributes. They are all to be seen shining together there. If you do not see them all you have not seen the Cross.
Martyn Lloyd-Jones

Is there anything in ourselves that can merit salvation? Are some saved because they are better able to muster up belief in contrast to others who do not have the same inherent ability? If belief has its ultimate source in humans, people can boast about themselves before God because they are the ones who by their own goodness and power made the initial difference between whether or not they were saved. Such people would not suffer judgment like others because they would be inherently “better” than unbelievers.
G.K. Beale

FREE Online Italian Bible. Isaia Chapter 14:1-32.

Main Index: Italian Bible

 

Isaia 14

[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
[8]
[9]
[10]
[11]
[12]
[13]
[14]
[15]
[16]
[17]
[18]
[19]
[20]
[21]
[22]
[23]
[24]
[25]
[26]
[27]
[28]
[29]
[30]
[31]
[32]
[33]
[34]
[35]
[36]
[37]
[38]
[39]
[40]
[41]
[42]
[43]
[44]
[45]
[46]
[47]
[48]
[49]
[50]
[51]
[52]
[53]
[54]
[55]
[56]
[57]
[58]
[59]
[60]
[61]
[62]
[63]
[64]
[65]
[66]

ISAIA 14:1 Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nel loro paese. A loro si uniranno gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe.

ISAIA 14:2 I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro paese e se ne impossesserà la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.

ISAIA 14:3 In quel giorno il Signore ti libererà dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitù con la quale eri stato asservito.

ISAIA 14:4 Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai: è finita l’arroganza!

ISAIA 14:5 Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui, il bastone dei dominatori,

ISAIA 14:6 di colui che percuoteva i popoli nel suo furore, con colpi senza fine, che dominava con furia le genti con una tirannia senza respiro.

ISAIA 14:7 Riposa ora tranquilla tutta la terra ed erompe in grida di gioia.

ISAIA 14:8 Persino i cipressi gioiscono riguardo a te e anche i cedri del Libano: Da quando tu sei prostrato, non salgono più i tagliaboschi contro di noi.

ISAIA 14:9 Gli inferi di sotto si agitano per te, per venirti incontro al tuo arrivo; per te essi svegliano le ombre, tutti i dominatori della terra, e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.

ISAIA 14:10 Tutti prendono la parola per dirti: Anche tu sei stato abbattuto come noi, sei diventato uguale a noi.

ISAIA 14:11 Negli inferi è precipitato il tuo fasto, la musica delle tue arpe; sotto di te v’è uno strato di marciume, tua coltre sono i vermi.

ISAIA 14:12 Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?

ISAIA 14:13 Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell’assemblea, nelle parti più remote del settentrione.

ISAIA 14:14 Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo.

ISAIA 14:15 E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell’abisso!

ISAIA 14:16 Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente. E’ questo l’individuo che sconvolgeva la terra, che faceva tremare i regni,

ISAIA 14:17 che riduceva il mondo a un deserto, che ne distruggeva le città, che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?

ISAIA 14:18 Tutti i re dei popoli, tutti riposano con onore, ognuno nella sua tomba.

ISAIA 14:19 Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro, come un virgulto spregevole; sei circondato da uccisi trafitti da spada, come una carogna calpestata. A coloro che sono scesi in una tomba di pietre

ISAIA 14:20 tu non sarai unito nella sepoltura, perché hai rovinato il tuo paese, hai assassinato il tuo popolo; non sarà più nominata la discendenza dell’iniquo.

ISAIA 14:21 Preparate il massacro dei suoi figli a causa dell’iniquità del loro padre e non sorgano più a conquistare la terra e a riempire il mondo di rovine».

ISAIA 14:22 Io insorgerò contro di loro – parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe – oracolo del Signore -.

ISAIA 14:23 Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione – oracolo del Signore degli eserciti -.

ISAIA 14:24 Il Signore degli eserciti ha giurato: «In verità come ho pensato, accadrà e succederà come ho deciso.

ISAIA 14:25 Io spezzerò l’Assiro nella mia terra e sui miei monti lo calpesterò. Allora sparirà da loro il suo giogo, il suo peso dalle loro spalle».

ISAIA 14:26 Questa è la decisione presa per tutta la terra e questa è la mano stesa su tutte le genti.

ISAIA 14:27 Poiché il Signore degli eserciti lo ha deciso; chi potrà renderlo vano? La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?

ISAIA 14:28 Nell’anno in cui morì il re Acaz fu comunicato questo oracolo:

ISAIA 14:29 «Non gioire, Filistea tutta, perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva. Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera e il suo frutto sarà un drago alato.

ISAIA 14:30 I poveri pascoleranno sui miei prati e i miseri vi riposeranno tranquilli; ma farò morire di fame la tua stirpe e ucciderò il tuo resto.

ISAIA 14:31 Urla, porta; grida, città; trema, Filistea tutta, perché dal settentrione si alza il fumo e nessuno si sbanda dalle sue schiere».

ISAIA 14:32 Che si risponderà ai messaggeri delle nazioni? «Il Signore ha fondato Sion e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo».