We learn throughout the years that God is faithful. You know when God gave new exhortations to the Israelites; often He reminded them of His faithfulness during the Exodus. He wanted the Jews to realize that He could be trusted in the present because of His faithfulness in the past. The same principle applies to our lives as well. The more we see His faithful hand shaping the events of our lives in the past, the more we realize that He can be trusted in the present. In hindsight, we can recall the situations when God either removed a trial or gave us sufficient grace to endure the trial. We can recall the good ways He has shepherded us along life’s journey. He has never disappointed us. Through experience, we learn that God keeps His Word and never fails on His promises. We learn that He is good. We learn that God can be trusted.

Randy Smith

Post published:December 20, 2022

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Isaia 16

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ISAIA 16:1 Mandate l’agnello al signore del paese, dalla rupe verso il deserto al monte della figlia di Sion.

ISAIA 16:2 Come un uccello fuggitivo, come una nidiata dispersa saranno le figlie di Moab ai guadi dell’Arnon.

ISAIA 16:3 Dacci un consiglio, prendi una decisione! Rendi come la notte la tua ombra in pieno mezzogiorno; nascondi i dispersi, non tradire i fuggiaschi.

ISAIA 16:4 Siano tuoi ospiti i dispersi di Moab; sii loro rifugio di fronte al devastatore. Quando sarà estinto il tiranno e finita la devastazione, scomparso il distruttore della regione,

ISAIA 16:5 allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine, vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide, un giudice sollecito del diritto e pronto alla giustizia.

ISAIA 16:6 Abbiamo udito l’orgoglio di Moab, l’orgogliosissimo, la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza, la vanità delle sue chiacchiere.

ISAIA 16:7 Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab, si lamentano tutti; per le focacce di uva di Kir-Carèset gemono tutti costernati.

ISAIA 16:8 Sono squallidi i campi di Chesbòn, languiscono le viti di Sibmà. Signori di popoli ne hanno spezzato i tralci che raggiungevano Iazèr, penetravano fin nel deserto; i loro rami si estendevano liberamente, giungevano al mare.

ISAIA 16:9 Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr sui vigneti di Sibmà. Ti inonderò con le mie lacrime, Chesbòn, Elealè, perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia è piombato il grido dei vignaioli.

ISAIA 16:10 Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti; nelle vigne non si levano più lieti clamori, né si grida più allegramente. Il vino nei tini nessuno lo ammosta, l’evviva di gioia è cessato.

ISAIA 16:11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come una cetra, il mio intimo freme per Kir-Carèset.

ISAIA 16:12 Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture, verrà nel suo santuario per pregare, ma senza successo.

ISAIA 16:13 Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab.

ISAIA 16:14 Ma ora il Signore dice: «In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e impotente».