We Love God!

God: "I looked for someone to take a stand for me, and stand in the gap" (Ezekiel 22:30)

If thankfulness does not move us to serve God, then we do not truly understand who our God is and what He has done in our behalf. Without gratitude for Christ’s sacrificial love, our duty will become nothing more than drudgery and our God nothing more than a dissatisfied boss.
Bryan Chapell

FREE Online Italian Bible. Genesi Chapter 37:1-36.

Main Index: Italian Bible

 

Genesi 37

[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
[8]
[9]
[10]
[11]
[12]
[13]
[14]
[15]
[16]
[17]
[18]
[19]
[20]
[21]
[22]
[23]
[24]
[25]
[26]
[27]
[28]
[29]
[30]
[31]
[32]
[33]
[34]
[35]
[36]
[37]
[38]
[39]
[40]
[41]
[42]
[43]
[44]
[45]
[46]
[47]
[48]
[49]
[50]

GENESI 37:1 Giacobbe si stabilì nel paese dove suo padre era stato forestiero, nel paese di Canaan.

GENESI 37:2 Questa è la storia della discendenza di Giacobbe. Egli era giovane e stava con i figli di Bila e i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Ora Giuseppe riferì al loro padre i pettegolezzi sul loro conto.

GENESI 37:3 Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche.

GENESI 37:4 I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente.

GENESI 37:5 Ora Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai fratelli, che lo odiarono ancor di più.

GENESI 37:6 Disse dunque loro: «Ascoltate questo sogno che ho fatto.

GENESI 37:7 Noi stavamo legando covoni in mezzo alla campagna, quand’ecco il mio covone si alzò e restò diritto e i vostri covoni vennero intorno e si prostrarono davanti al mio».

GENESI 37:8 Gli dissero i suoi fratelli: «Vorrai forse regnare su di noi o ci vorrai dominare?». Lo odiarono ancora di più a causa dei suoi sogni e delle sue parole.

GENESI 37:9 Egli fece ancora un altro sogno e lo narrò al padre e ai fratelli e disse: «Ho fatto ancora un sogno, sentite: il sole, la luna e undici stelle si prostravano davanti a me».

GENESI 37:10 Lo narrò dunque al padre e ai fratelli e il padre lo rimproverò e gli disse: «Che sogno è questo che hai fatto! Dovremo forse venire io e tua madre e i tuoi fratelli a prostrarci fino a terra davanti a te?».

GENESI 37:11 I suoi fratelli perciò erano invidiosi di lui, ma suo padre tenne in mente la cosa.

GENESI 37:12 I suoi fratelli andarono a pascolare il gregge del loro padre a Sichem.

GENESI 37:13 Israele disse a Giuseppe: «Sai che i tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro». Gli rispose: «Eccomi!».

GENESI 37:14 Gli disse: «Và a vedere come stanno i tuoi fratelli e come sta il bestiame, poi torna a riferirmi». Lo fece dunque partire dalla valle di Ebron ed egli arrivò a Sichem.

GENESI 37:15 Mentr’egli andava errando per la campagna, lo trovò un uomo, che gli domandò: «Che cerchi?».

GENESI 37:16 Rispose: «Cerco i miei fratelli. Indicami dove si trovano a pascolare».

GENESI 37:17 Quell’uomo disse: «Hanno tolto le tende di qui, infatti li ho sentiti dire: Andiamo a Dotan». Allora Giuseppe andò in cerca dei suoi fratelli e li trovò a Dotan.

GENESI 37:18 Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono di farlo morire.

GENESI 37:19 Si dissero l’un l’altro: «Ecco, il sognatore arriva!

GENESI 37:20 Orsù, uccidiamolo e gettiamolo in qualche cisterna! Poi diremo: Una bestia feroce l’ha divorato! Così vedremo che ne sarà dei suoi sogni!».

GENESI 37:21 Ma Ruben sentì e volle salvarlo dalle loro mani, dicendo: «Non togliamogli la vita».

GENESI 37:22 Poi disse loro: «Non versate il sangue, gettatelo in questa cisterna che è nel deserto, ma non colpitelo con la vostra mano» egli intendeva salvarlo dalle loro mani e ricondurlo a suo padre.

GENESI 37:23 Quando Giuseppe fu arrivato presso i suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua tunica, quella tunica dalle lunghe maniche ch’egli indossava,

GENESI 37:24 poi lo afferrarono e lo gettarono nella cisterna: era una cisterna vuota, senz’acqua.

GENESI 37:25 Poi sedettero per prendere cibo. Quando ecco, alzando gli occhi, videro arrivare una carovana di Ismaeliti provenienti da Galaad, con i cammelli carichi di resina, di balsamo e di laudano, che andavano a portare in Egitto.

GENESI 37:26 Allora Giuda disse ai fratelli: «Che guadagno c’è ad uccidere il nostro fratello e a nasconderne il sangue?

GENESI 37:27 Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne». I suoi fratelli lo ascoltarono.

GENESI 37:28 Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d’argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto.

GENESI 37:29 Quando Ruben ritornò alla cisterna, ecco Giuseppe non c’era più. Allora si stracciò le vesti,

GENESI 37:30 tornò dai suoi fratelli e disse: «Il ragazzo non c’è più, dove andrò io?».

GENESI 37:31 Presero allora la tunica di Giuseppe, scannarono un capro e intinsero la tunica nel sangue.

GENESI 37:32 Poi mandarono al padre la tunica dalle lunghe maniche e gliela fecero pervenire con queste parole: «L’abbiamo trovata; riscontra se è o no la tunica di tuo figlio».

GENESI 37:33 Egli la riconobbe e disse: «E’ la tunica di mio figlio! Una bestia feroce l’ha divorato. Giuseppe è stato sbranato».

GENESI 37:34 Giacobbe si stracciò le vesti, si pose un cilicio attorno ai fianchi e fece lutto sul figlio per molti giorni.

GENESI 37:35 Tutti i suoi figli e le sue figlie vennero a consolarlo, ma egli non volle essere consolato dicendo: «No, io voglio scendere in lutto dal figlio mio nella tomba». E il padre suo lo pianse.

GENESI 37:36 Intanto i Madianiti lo vendettero in Egitto a Potifar, consigliere del faraone e comandante delle guardie.